New York e il font Helvetica
Come abbiamo già detto il carattere predominante della città di New York deriva dalla scelta della segnaletica della metropolitana. Diverse città nel mondo utilizzano un unico font per avere una chiara identità grafica che non disturbi o confonda il viaggiatore.
La metropolitana di New York è strettamente legata al font Helvetica. Questo carattere e la città si sono “incontrati” negli anni ’60 pur non essendo stata la prima scelta da parte di Unimark International (la società che si occupava della segnaletica) ad essere il font ufficiale.
La metropolitana di New York è un labirinto e per renderle più chiare le indicazioni delle stazioni, Heins & LaFarge, due architetti dell’Interborough Rapid Transit, nel 1904 stabilirono la tradizione ormai familiare dei nomi delle stazioni in stile museale, cioè le tavolette del nome erano composte da piccole tessere, applicate sulle pareti delle piattaforme.
Nel 1908 Vickers assunse le funzioni architettoniche per creare uniformità dei nomi delle stazioni con lo stile mosaico, semplificandone i bordi decorativi.
Nel 1925 venne creato un nuovo stile ispirato all’Art Deco con forme più pesanti e geometriche rispetto al precedente carattere sans serif, in voga nel diciannovesimo secolo.
A metà degli anni ’30 vennero introdotti i primi cartelli dipinti a mano. Alcuni di questi erano temporanei, scritti su tavole e poggiate su un cavalletto e altri invece erano permanenti. Questi ultimi davano informazioni generiche, come la posizione dei bagni, ed erano dipinti sulle pareti del corridoio in capitelli grotteschi rossi e neri. La difficoltà era quella che, una volta deteriorati, era necessario ridipingerli.
Il disordine che ormai si respirava si risolse nel 1957 quando George Salomon, progettista e tipografico fece una proposta non richiesta alla New York City Transit Authority (NYCTA) intitolata “Out of the Labyrinth”, un piano di design per migliorare l’informazione nelle metropolitane di New York . Nella proposta, Solomon indicava una revisione della segnaletica del sistema della metropolitana utilizzando una codifica a colori per i treni, la segnaletica e le mappe così da garantire uniformità in tutto il sistema di viaggio. Voleva anche che la segnaletica fosse standardizzata: con l’utilizzo del font Futura, che sosteneva essere il più leggibile, in bianco e su sfondo nero.
Ad oggi, la storia tra New York e Helvetica non sembra essere finita e dalle segnaletica all’interno delle stazioni si è passato anche a quelle su strada. Una storia che potrebbe durare per sempre… oppure no. Aspettiamo l’evoluzione del design…
CURIOSITÀ:
Helvetica è il carattere voluto da Eduard Hoffmann e progettato dal tipografico Max Miedinger, nel 1957. Il progetto si basava sul creare un sans serif da contrapporre dell’Akzidenz Grotesk, molto diffuso all’epoca, da utilizzare per la fonderia tedesca H. Berthold AG. Nacque così il Neue Haas Grotesk, ribattezzato poi Helvetica per commemorare il luogo di origine. La parola latina “Helvetia” che significa Svizzera.
Purtroppo (o per fortuna?) l’unica idea tra quelle proposte da Salomon che è stata presa in considerazione fu il suggerimento per creare una mappa del percorso attraverso l’uso di colori diversi.
Il primo sistema di segnaletica coerente è stato creato da Colin Forbes nel 1961 che ideò, insieme a Matthew Carter, un font che somigliava molto all’Helvetica (Nel 2007, ad un’intervista, Carter ha dichiarato: “Sono sicuro che l’avremmo usato, dal momento che è un carattere migliore di quello che ho disegnato”).
Nei primi anni ’70 venne introdotto il font Helvetica, nonostante la sua popolarità fosse in declino. La scelta avvenne principalmente per la semplicità del carattere e per uniformare una volta per tutte la segnaletica della metropolitana e del servizio di trasporto su strada; alcune linee, infatti, già utilizzavano il font. Tra gli anni ’80 e gli anni ’90, stazione dopo stazione, l’Helvetica venne introdotta per tutti i cartelli delle stazioni principali, utilizzando sempre la colorazione per le diverse direzione come suggerito da Salomon.
L’Helvetica è un carattere tecnico, essenziale e soprattutto leggibile. Fu ampiamente utilizzato negli anni’70 e lo ritroviamo in moltissimi loghi e in tante campagne pubblicitarie dell’epoca.
E’ il carattere per il logo di Toyota, Lufthansa, Panasonic, Mattel, Jeep, The North Face, American Airlines e, naturalmente, la segnaletica della metropolitana di New York.
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