Storia dei loghi – food & beverage
Continua la nostra ricerca sulla storia dei diversi loghi delle grandi aziende mondiali. Oggi vi parliamo dei marchi più rappresentativi nel campo del food e beverage, quindi di prodotti alimentari, bevande e catene di fast food.
Pepsi
La Pepsi è una delle bevande più famose al mondo e nasce nelle Stati Uniti nel 1898 da Caleb Bradham, un farmacista.
Dalla sua fondazione fino agli anni ’50 il logo dell’azienda aveva solo la scritta “Pepsi-Cola” che ricordava, per forme e colore, quello dalla sua concorrente Coca-Cola. Per distinguersi e per avere un migliore impatto sia al livello stilistico che di leggibilità, il logo Pepsi venne modificato negli anni. Il primo cambiamento fu l’introduzione del colore blu.
Il cambiamento più significativo avviene negli anni ’60 e ’70 quando viene eliminata la parola cola e il font diventa ancora più leggibile. Il tappo diventa prima bidimensionale, poi stilizzato ad un semplice cerchio che però mantiene la diversificazione dei tre colori principali: rosso, bianco e blu.
Nel 2008 si registra l’ultimo restyling in cui il font diventa minimale e il “pepsi globe” viene ruotato a sottolineare il movimento, visibile anche dalle fasce colorate irregolari.
CUSIOSITA’:
Inizialmente la bevanda venne chiamata “Brad’s Drink” e venne rinominata Pepsi-Cola combinando i termini “pepsin”, cioè la pepsina, e “cola”. (In realtà nella Pepsi non è presente l’enzima della pepsina ma il nome ne doveva ricordare gli effetti, poiché l’idea iniziale era quella di produrre un prodotto che aiutasse la digestione.)
Starbucks
La famosa catena Starbucks è il più grande rivenditore di caffè al mondo, con oltre 15.000 punti vendita in oltre 42 paesi.
Negli anni ’70, per decidere in nome dell’azienda, i fondatori trassero ispirazione da un personaggio di Moby Dick, per la precisione il nome di uno degli ufficiali che è, appunto, Starbucks. Venne poi realizzato il primo logo, modellato su un’incisione nordica del XV secolo rappresentante una sirena mitologica a due code. Aveva i toni del marrone caffè e l’anello circolare che circondava la figura mitologica della sirena contenente il testo “Starbucks – Coffee – Tea – Spices”.
Il simbolo della sirena era quello di ammaliare, sedurre e attirare i clienti, così come raccontava la leggenda di queste meravigliose creature immaginarie.
Nel 1987, quando Howard Schultz rilevò la società, il logo venne “ripulito”. I seni nudi vennero coperti dai fluenti capelli della sirena e la combinazione di colori subì una variazione da marrone a verde, il colore del logo de “Il Giornale” l’altra società di Schultz. Il testo nella banda circolare è stato cambiato semplicemente in “Starbucks Coffee“.
Nel 1922 la sirena è stata “modernizzata” e il logo stesso reso più misterioso. Entrambe le cose, infatti, sono quasi del tutto nascoste per creare un velo di curiosità per coloro che non hanno mai avuto l’occasione di analizzare il logo precedente.
Nel 2011 forse una delle modifiche più significative del logo: l’eliminazione del brand. Così come Apple e Nike, l’azienda crede nel suo nome e nella sua popolarità, tanto da non aver più bisogno del suo nome per determinarne l’identità.
CUSIOSITA’:
Nel settembre del 2018 apre a Milano il primo Starbucks italiano in Piazza Cordusio a Milano. Entro il 2019 verrà consolidata la presenza degli Store in altri luoghi di Milano e nuove aperture a Roma, Bologna, Firenze e altre città in Italia.
Burger King
Burger King è una delle catene di fast food più famose al mondo ed è stata fondata nel 1954 da James McLamore e David Edgerton. Il primo nome del brande era “Insta Burger” poi modificato in quello attuale.
Il logo ha subito pochi cambiamenti nel corso degli anni ma radicali. Il primo venne presentato nel 1967 e rappresentava un re con la corona, un grande bicchiere tenuto in braccio, seduto su un panino come trono. Il secondo e il terzo avevano più o meno le stesse caratteristiche: una figura che ricordava le due metà di un panino con al suo interno il ripieno con la scritta del brand. Nella seconda versione dello stesso vennero cambiati i colori, più scuri, e modificato il font.
Nel 1999 è comparsa la versione finale come la conosciamo oggi: una figura dalle forme arrotondate che ricorda un hamburger ripieno, circondato da un cerchio aperto blu. Il brand name è scritto in rosso ed è disposto su due file, all’interno delle due metà del panino, proprio come se ne fosse il contenuto (esattamente come i due precedenti).
CUSIOSITA’:
il logo del 1954 rappresentava un sole all’orizzonte stilizzato con il nome del brand al di sotto, a voler simboleggiare la nascita di una nuova identità e di una novità sul mercato.
Barilla
Una delle aziende italiane maggiormente conosciute nel mondo. La Barilla rappresenta la realtà italiana con uno dei prodotti che più la contraddistingue: la pasta. Nel 1887 Pietro Barilla aprì a Parma un forno e un laboratorio per la lavorazione della pasta e, dopo diversi viaggi e sperimentazioni, si dedicò solo ed esclusivamente alla pasta. Nel 1911 Ettore Vernizzi disegna il primo logo dell’azienda, una semplice scritta sans serif e bastoni. Dal 1916 fino al 1929 la Barilla cambia strategia e modifica il logo diverse volte, adottando stili e font sempre diversi. Nel 1930 stabilisce il font ma cambia nel tempo la stilistica, i colori, le ombre e gli sfondi.
Nel 1948 viene introdotto un rettandolo dagli angoli morbidi e arrotondati a circondare il nome, prima in blu e poi in rosso. Nel 1952 Erberto Carboni, vince la Palma d’Oro della Pubblicità per la campagna con la campagna ”Con Pasta Barilla è sempre Domenica” e disegna il nuovo logo per l’azienda.
Nel 1969 viene di nuovo effettuato un restyling, sia del font che nella forma. La scritta Barilla infatti è contenuta in un’ellisse e i colori restano il rosso e il bianco. Fino ad oggi il marchio non ha subito forti cambiamenti, adattandosi solamente alla moda e alla semplicità di altri grandi marchi.
CUSIOSITA’:
Nel 2002 Barilla celebra i suoi 125 anni e l famoso regista Wim Wenders e lo scrittore Alessandro Baricco commemorano l’anniversario con un film pubblicitario di 90 secondi sui valori fondamentali dell’azienda.
Nestlé
Fondato intorno al 1860 dal farmacista Henri Nestlé che sviluppò un alimento per i neonati che non potevano essere nutriti al seno a causa di particolari intolleranze.
Il primo logo che rappresenta l’azienda venne presentato nel 1868 da Henri Nestlé ispirandosi alle parole “little nest” (piccolo nido), che era il significato del nome del fondatore in lingua tedesca. Tuttavia, il design del nido doveva essere una concettualizzazione artistica del suo stemma di famiglia.
Il nido, quindi, è ancora oggi l’emblema del marchio attuale. Nel 1875 era solo il nido ad essere il logo dell’azienda, fino al 1938, fu incorporato anche il nome, trasformando così il tutto in un simbolo più distintivo e riconoscibile.
Nel 1966 furono attuate alcune modifiche grafiche al carattere e semplificato il disegno del nido. Nel 1988 venne poi rimosso il verme presente nel becco di “mamma uccello” e uno degli uccellini.
La versione attuale è stata recentemente semplificata per rendere il logo più moderno e coerente. L’albero su cui poggia il nido è una quercia mentre gli uccellini sono dei tordi, particolari che nelle precedenti rappresentazioni erano impossibili da definire. l due colori principali sono l’argento e il blu, mentre il font utilizzato nel logo è una forma modificata del classico carattere Helvetica.
CUSIOSITA’:
Nestlé è una società che gestisce oltre 6.000 marchi in tutto il mondo, che comprendono una grande varietà di prodotti: latte (Nestlè), cioccolato (Kit Kat, Galak), gelati (Antica Gelateria del Corso), caffè (Nespresso, Nescafè), acqua in bottiglia (Levissima, San Pellegrino, Acqua Vera, Acqua Panna), alimenti per neonati (Fruttolo, Mio), dolciumi (Fruit Joy, Smarties) e alimenti per animali domestici (Purina, Felix, Friskies).
Vuoi realizzare anche tu un progetto vincente?
Contattaci per una consulenza o per avere maggiori informazioni.
La tua richiesta sarà gestita entro le 24/48 ore. Tutti i campi contrassegnati con * sono obbligatori.