Come fa Google a rispondere alle tue domande?
È il Knowledge Graph di Google a darti le risposte quando chiedi qualcosa al motore di ricerca
Se chiedi a Google “Quando è nato Napoleone?” lui sarà in grado di rispondere con il Knowledge Graph, oltre a darti anche altre informazioni sulla morte, sulla sepoltura, l’altezza, i coniugi e i film ispirati alle sue gesta militari. Lo stesso vale per la parola “Bologna” che è sia una città che una squadra di calcio.
Cercando “Giotto” si potrà facilmente approfondire i nomi collegati, i lavori dell’artista e i grandi rappresentanti dell’epoca e le città dove l’artista ha forgiato le sue opere.
Come funziona l’algoritmo intelligente di Google
Il Knowledge Graph è tra gli algoritmi intelligenti che Google ha introdotto nel 2012. In italiano può essere tradotto come “Grafo della Conoscenza”, ed è un contenitore del sapere con miliardi di fatti su persone, luoghi e cose. Queste entità possono appartenere a qualsiasi argomento, da quelli di nicchia a quelli di interesse pubblico, come la scienza, la storia, la medicina e la tecnologia. Ad oggi, il Knowledge Graph possiede più di 5 miliardi di entità e oltre 500 miliardi di fatti che si basano maggiormente su fonti pubbliche come Freebase, Wikipedia e il CIA World Factbook. Lo scopo dell’algoritmo è quello di consentire all’utente di visualizzare una serie di informazioni e di rispondere a domande fattuali note pubblicamente. I risultati ottenuti rispecchiano le reali entità dei termini ricercati, ottenendo tutte le possibili corrispondenze.
Cosa fare per essere tra risultati più pertinenti di Google?
Come sappiamo, Google tiene conto di tantissimi fattori per valorizzare un sito web e posizionarlo in alto nella SERP (la pagina dei risultati di un motore di ricerca). Tra questi, è bene che un sito fornisca i dati strutturati (necessari a Google per comprendere gli argomenti del sito) e i markup di Schema.org, che descrivono, con una serie di tag, i prodotti, le recensioni, le attività di commercio locali, gli annunci di lavoro, gli articoli sul blog ecc. Il motore di ricerca, una volta raccolto questi dati, può presentare il tuo sito web in modo migliorato, dando risultati più pertinenti alle richieste o alle domande specifiche degli utenti. Qui, entra in gioco anche la Google My Business, il biglietto da visita di un’azienda correlato alla geo-localizzazione. Approfondisci questo argomento sull’articolo che abbiamo scritto sul SEO Local.
La nostra SEO Specialist si occupa di tutte queste attività, a partire dai dati strutturati, compilando i tag di Scherma.org, fino ad arrivare alla creazione e ottimizzazione della My Business di Google. Queste informazioni arricchiscono lo snippet (il ritaglio di testo visibile nella SERP quando fai una ricerca ), facilitano i risultati mobili interattivi, aiutano le richieste attivate a voce o un elenco nel Knowledge Graph (le società certificate o le autorità di un determinato argomento possono rientrare all’interno del “Grafo della Conoscenza”).
Corrispondenza e correlazione: ecco come Google risponde alle tue domande
Come in qualsiasi altro linguaggio, anche in quello italiano, una parola può avere più di un significato e, fino a oggi, la ricerca sul web si limitava a creare possibili correlazioni. La corrispondenza con le parole chiave, alcune volte, era poco chiara e portava l’utente ad aggiungere altre keywords per avere i risultati sperati. Con il Knowledge Graph sarà possibile comprendere al meglio il significato di ogni interrogazione e scoprire tutti i diversi contenuti importanti che sono legati a quel determinato argomento digitato.
Inoltre consente di fare scoperte inaspettate mettendo in evidenza una serie di informazioni che potrebbero spingere la ricerca verso tematiche diverse da quelle da cui si era partiti e allo stesso tempo approfondire ciò che si stava cercando.
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