Grafica Editoriale a Roma
Di cosa si occupa il grafico editoriale?
La figura professionale del grafico editoriale si occupa soprattutto della progettazione e della realizzazione grafica di copertine di libri, impaginazione cataloghi e pagine pubblicitarie su riviste e giornali. In molti pensano che questo sia una lavorazione puramente tecnica e schematica, ma in realtà la componente artistica è fondamentale per una buona riuscita.
Ad esempio, creare la copertina di un libro necessita di fantasia e di grande conoscenza sui principi fondamentali della comunicazione. Vi sarà capitato di entrare in libreria e di venire attirati dalla copertina di un libro, suscitando curiosità e interesse. Queste sensazioni sono ciò che cerca un grafico quando crea una lavorazione editoriale. Lo stesso processo lo si spera di ottenere con la pubblicità all’interno di una rivista o un giornale: calibrare testo e immagini e creare un’armonia di colori, sono l’essenziale di una buona comunicazione.
Lo scopo è senza dubbio quello di persuadere il lettore ad acquistare un prodotto o servizio, ammaliarlo con i gusti impulsi visivi e trasformare il messaggio come se fosse il canto di una sirena a cui è impossibile resistere.
I punti di forza della grafica editoriale di Cucinotta Designer
Creatività, professionalità ed esperienza: queste tre componenti sono necessarie affinché tutto il lavoro di grafica editoriale sia perfetto. Sia in campo digitale che per la stampa il grafico editoriale utilizza perlopiù programmi grafici (Adobe Photoshop, Adobe Indesign, Adobe Illustrator, ecc) per l’elaborazione di testi e immagini.
Il valore aggiunto del grafico editoriale di Cucinotta Designer sta nel saper utilizzare non solo programmi professionali, ma anche una buona dose di conoscenza del prodotto da immettere sul mercato grazie all’interazione con il Cliente. Per rendere un prodotto perfetto ci impegniamo a realizzare i desideri di chi lo ha commissionato, unendo poi la nostra esperienza.
Ascoltare i desideri del Cliente è alla base di ogni lavorazione che accettiamo, realizzarli è il nostro obiettivo e la nostra soddisfazione più grande.
Grafica editoriale in digitale e per la stampa, le differenze
Come abbiamo detto, la grafica editoriale comprende sia il mondo digitale che quello relativo alla stampa. Entrambe le lavorazioni hanno bisogno di grande estro artistico e un’alta conoscenza tecnica dei programmi di esecuzione grafica.
Nell’editoria digitale (che comprende ebook, riviste e giornali online), il processo di realizzazione viene presentato in digitale e poi approfondito nei diversi campi di utilizzo, cioè tramite il caricamento su piattaforme specifiche.
La differenza tra digitale e cartaceo sta proprio in questa biforcazione: per una realizzazione cartacea, la lavorazione prende una strada diversa, in cui entra in gioco la competenza tipografica.
Uno degli aspetti più importanti della grafica editoriale cartacea è la rilegatura
La modalità di rilegatura per riviste, opuscoli e cataloghi varia a seconda di diversi fattori (ad esempio lo spessore della carta).
- Punto metallico
Nel settore della stampa, la cucitura a punto metallico si riferisce a un metodo di rilegatura molto popolare, in cui i fogli piegati vengono raccolti l’uno nell’altro e poi pinzati seguendo la linea di piegatura con delle graffette.
È senza dubbio la soluzione più economica e veloce per la realizzazione di opuscoli e cataloghi non troppo voluminosi, consentendo di sfogliare facilmente le pagine, mantenendo un aspetto professionale. - Spirale
Questo metodo unisce un alto numero di pagine e la copertina di un libro, usando una spirale resistente. La spirale viene inserita e attorcigliata attraverso piccoli fori praticati lungo il bordo spinale della copertina e delle pagine del libro.
Uno dei principali vantaggi di un libro rilegato a spirale è che le pagine possono essere aperte a 360 gradi (da una copertina all’altra), occupando uno spazio minimo su una scrivania o un tavolo.
- Punto omega
La rilegatura con punto omega è un metodo funzionale ed economico, grazie al quale si può inserire il fascicolo stampato in un raccoglitore ad anelli. Le pagine del fascicolo vengono fissate attraverso 2 punti metallici e successivamente vengono applicati 2-3-4 punti omega. - Brossura
Con questo metodo, le pagine e la copertina sono incollate insieme sul dorso con una colla termica forte ma flessibile. È più adatto per pubblicazioni più spesse, con un elevato numero di pagine.
La scelta della carta e la resa del colore
Per determinare le differenze della carta è sufficiente pensare alla consistenza e alla sensazione al tatto di una rivista e paragonarla con la carta impiegata per un giornale.
Lo spessore della carta definisce anche la resa del colore, cioè l’intensità visiva di una tonalità cromatica. Ad esempio, la carta uso mano è perfetta per pubblicità su giornali e libri perché non subisce trattamenti particolari e assorbe molto inchiostro. La carta patinata, invece, può essere lucida, opaca o satinata, grazie a uno specifico trattamento. Questo tipo di carta suggerisce anche dove viene utilizzata (mai sentito parlare di riviste patinate?): per riviste, cataloghi, libri fotografici e dépliant.
Inoltre, in fase di stampa, l’acronimo utilizzato per una resa cromatica eccellente è CMYK (Cyan, Magenta, Yellow, Key black), chiamata anche quadricromia. Per approfondire l’argomento dai un’occhiata a questo articolo. Mentre per le lavorazioni digitali viene usato il modello additivo RGB (Red, Green, Blue) ottimo per una visualizzazione perfetta per la grafica editoriale digitale.